Impara ad ascoltare il tuo corpo e guarirai

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A volte odi  il tuo corpo perché fa i capricci e si rifiuta di “collaborare” in realtà vuole solo inviarti dei messaggi. Capirli al volo non  è facile, ma è possibile si ti alleni a migliorare ogni giorno il dialogo con lui.

Non vedi l’ora che arrivi il fine settimana e sabato sera ti viene un fortissimo mal di testa? Hai un colloquio di lavoro e proprio quella mattina ti svegli con il “colpo della strega”? Sei infuriata, delusa e convinta che il tuo corpo a volte ce l’abbia con te! E’ così?  No, perchè in realtà, quando si “ammala” è il primo alleato al servizio del tuo benessere. Per cogliere i suoi messaggi puntuali, e a volte impertinenti, è indispensabile però cambiare atteggiamento nei confronti della malattia e imparar a usarla come uno strumento per conoscersi meglio. Un malanno, per quanto fastidioso, è un energico invito da parte del tuo corpo a occuparti di te. Lo scopo di una ribellione fisica è darti lo stop e metterti di fronte a una questione intima che, per paura, distrazione o debolezza, non riesci a superare. E i sintomi che si manifestano ti dicono qual è il problema. Un esempio? Un forte mal di stomaco ti avverte che devi affrontare e “digerire” una situazione che ti crea ansia o rancore… La cosa da fare quando il corpo si ribella non è ricorrere subito a una pillola, ma staccare i contatti con il mondo esterno e metterti in ascolto di quello interno, Se continui a fare finta di niente, a ignorare i campanelli d’allarme, invece di stare meglio starai sempre peggio. Sì, perchè più ti arrabbierai, o ti colpevolizzerai, più lunga sarà la malattia. Leggi la testimonianza di Antonella: la nostra lettrice ha capito “sulla sua pelle” che il corpo è un insegnante severo, che non si arrende davanti alla tua pigrizia ma che, se lavori con impegno su di te, ricompensa sempre la tua buona volontà.

 

TESTIMONIANZA – Antonella e il suo perenne mal di testa

 

Non avrei mai immaginato che a 30 anni suonati un mal di testa mi avrebbe cambiato la vita. Tutto è cominciato a giugno dell’anno scorso. Era appena finita la mia tormentata storia d’amore con Marco, uno degli avvocati dello studio legale in cui lavoro come segretaria, sposato con un figlio. Un rapporto coinvolgente, ma segretissimo, durato 2 anni fra alti e bassi, durante i quali lui continuava a promettermi che avrebbe lasciato la moglie. Nel frattempo un mal di testa lancinante mi aveva cominciato a rovinare le mie giornate. All’inizio pensavo che fosse perchè stavo sempre seduta davanti al computer e andavo a casa con le spalle a pezzi. Poi l’ho attribuito al fatto che mi venivano richieste sempre più ore di straordinario…. Dopo alcuni mesi, in cui ho trascorso perfino i sabati e le domeniche quasi “immobilizzata” dal dolore, sono andata dal medico.

 

IN CERCA DI AIUTO

 

Il dottore, dopo avermi fatto fare una radiografia e avermi diagnosticato un piccolo schiacciamento di una vertebra cervicale, mi ha prescritto degli antinfiammatori, che però mi facevano venire mal di stomaco, e che ho smesso di prendere dopo qualche settimana. La situazione, in compenso, peggiorava sempre di più. Ero stanca, nervosa e il mal di testa era un ospite fisso del mio fine settimana, insieme alla rabbia e al rancore che provavo per il comportamento di Marco, che ormai mi ignorava. Poi un giorno, ho incontrato un’amica che mi ha raccontato di essere guarita dal suo mal di schiena grazie a un osteopata, e mi ha consigliato di fissare un appuntamento con lui. Non mi aspettavo certo che bastassero un paio di incontri per rendermi conto che il mal di testa era solo la punta dell’iceberg e che sotto c’era ben altro. La prima cosa che quel medico gentile mi ha detto è che guarire dipendeva solo da me e non dai farmaci. Lui avrebbe continuato a massaggiare i punti che mi facevano male, ma io dovevo collaborare, lasciarmi andare e stare attenta a quello che avrei sentito, non solo fisicamente, ma anche nel cuore. Mi ricordo che l’ho guardato come se fosse un marziano, ma poi ho pensato:”Che cosa ho da perdere?”.

 

PROVO A FIDARMI

 

L’osteopata mi toccava spalle e collo e io sentivo un dolore accompagnato da un crescente disagio interiore. Era rabbia, una rabbia feroce. La tensione alle spalle mi faceva stringere i pugni. Avrei voluto picchiare qualcuno…. Con gli occhi chiusi, sul lettino, mi sono vista in ufficio con Marco vicino, e mi sono resa conto che era lui quello che volevo prendere a botte. Già, perchè da mesi ero costretta a vederlo tutti i giorni, e trattarlo con gentilezza e a trattenere il rancore che provavo nei suoi confronti.

 

 IL CAMBIAMENTO PAGA

 

Ci ho messo un po’ a guarire dal mal di testa, perchè prima ho dovuto accettare l’idea che l’unica possibilità di uscire da quella situazione era cambiare lavoro (è stato durissimo ma ho fatto anche quello). Però il cambiamento più importante è avvenuto nei confronti del mio corpo, perchè ho capito che, con ostinazione, mi aveva costretta ad affrontare i miei problemi. Adesso lo rispetto di più e quando “rompe” cerco di capire il suo messaggio. E di correre ai ripari prima che la situazione prenda una brutta piega.

PSICHE & FISICO :la danza infinita

Ogni disturbo inizia sottovoce, ha una fase acuta e poi, più o meno lentamente, è destinato a scomparire. In questo processo naturale hai un ruolo fondamentale: non solo puoi agevolare la “guarigione”, ma anche accorciare i tempi. Come? Cercando di capire i collegamenti con la mente. Le terapie psicocorporee, dall’agopuntura all’osteopatia, all’omeopatia, utlizzano da sempre tecniche per scoprire l’origine profonda dei malesseri e curarli alla radice. E usano i sintomi come preziose indicazioni che il corpo ci offre.

MAL DI SCHIENA

 Sei insoddisfatto della tua vita ma non riesci a cambiare le cose. Così hai costruito nella tua mente un’armatura rigida, che ti protegge da frustrazione e vulnerabilità. Ma che si ripercuote sul tuo corpo.

MAL DI TESTA

 Situazioni difficili, rapporti affettivi che ti sfuggono di mano oppure emozioni che ti spaventano. Con la razionalità tenti di tenere tutto sotto controllo ma il tuo cervello alla lunga si ribella e “scoppia”.

MAL DI STOMACO

 Non riesci a digerire un torto, un’offesa, una situazione pesante. Ti piacerebbe “vomitare” tutto fuori di te, rifiutare con forza qualcosa che ti dà la nauseaa… Tutti pesi che stanno sullo stomaco!

 BRACCIA E GAMBE DEBOLI O DOLENTI

 Ti senti bloccata nell’azione e nelle reazioni. Sei impotente, non puoi prendere, afferrare o avvicinarti a ciò che vuoi. O scappare da ciò che non sopporti. E gli arti si rifiutano di darti una mano, sono deboli o dolenti.

MAL DI GOLA

 In te ci sono parole che non riesci a dire, urla che devi per forza reprimere e che cerchi di “inghiottire”. Ma bruciano dentro di te, e infiammano le prime vie infiammatorie.

FASTIDIO A BRONCHI E POLMONI

 Nell’ambiente che ti circonda, in famiglia o in ufficio, respiri “veleno” e ti sembra che ti manchi l’aria. Così a volte ti senti fisicamente soffocare oppure la tosse non ti dà tregua.

PROBLEMI ALLA VESCICA

 Non vuoi lasciare andare o dimenticare un ricordo doloroso, hai un rimpianto o la nostalgia di un rapporto finito. Il corpo per reazione “chiude” la via d’uscita a emozioni che vuoi tenere dentro di te.

DOLORI INTESTINALI

Non riesci a “scaricare” all’esterno pensieri e sentimenti negativi. Oppure non trovi il coraggio di farlo. Se al dolore si aggiunge la diarrea, è il primo segno che non riesci più a trattenerti: hai bisogno di espellere dalle tue viscere cose che ti fanno male.

DISTURBI ALLA PELLE

 C’è una parte molto profonda di te che è costretta al silenzio. La situazione non ti piace e fatichi ad accettarla. Vorresti nasconderla anche a te stesso. E allora eccola venire fuori attraverso acne, orticaria, eczemi, pruriti, che esprimono la tua rabbia, l’aggressività che non esprimi, a anche la passionalità che tieni a freno, emozioni che non riesci a vivere o confessare.

A cura di Eleonora Molisani – Testi di Gloria Rossi (psicologa) Fonte settimanale Tu