Baby malinconia

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La tentazione dei genitori e della scuola di nascondere paure e colpe rimane forte. «Anche comprensibile» dice Maria Rita Parsi, che con il suo lavoro di psicologa ha riempito di adolescenti difficili la sua vita: «C’è troppo dolore nel dirsi mio figlio sta male. Invece la salute dei piccoli è lo specchio di quella dei grandi. Spesso fragili e spaventati. Una madre non capisce che quando un figlio cresce deve farlo anche lei. Non dimenticando mai la bambina e l’adolescente che è stata». Parsi aggiunge che ai figli bisogna dare radici e ali. «La memoria di quello che siamo stati, i ricordi, i progetti ma anche le incertezze e la sofferenza. Solo così non si sentiranno soli nell’ansia di crescere. E poi le ali per volare nel futuro». Parsi incoraggia a sperare: «L’ansia di diventare grandi si legge negli occhi dei figli. Guardateli, raccogliete i segnali. Se non basta correte a farvi aiutare». Il prima possibile però, quando il malessere non ha ancora messo radici.

Di  Stella Pende

Fonte: Panorama http://archivio.panorama.it/home/articolo/idA020001027579