Disagi giovanili: Solitudine è lei la grande imputata/Il branco come risposta alla solitudine

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E’ proprio vero, crescere è difficile. CI SIAMO detti: oggi noi parliamo di noi perchè da qualche tempo brutte storie di ragazzi riempiono le pagine dei quotidiani,mettendo in evidenza un forte disagio nel mondo degli adolescenti. Tutti sanno che la nostra è un’età difficile, ma non tutti si comportano da bulli o diventano emarginati. Molti, però, soffrono di solitudine. GENITORI poco presenti non hanno tempo per ascoltare, altri, ansiosi o troppo protettivi, fanno crescere figli che non sanno che cosa sia giusto perché per loro sono sempre innocenti: così non sviluppano né il senso critico dei ragazzi  né li aiutano a credere in se stessi,risolvendo per loro tutti i problemi.

Ma torniamo alla solitudine.I ragazzi sono spesso soli. I risultati delle nostra inchiesta parlano chiaro: su 115 intervistati il 54% ha affermato  che vede i genitori meno di un’ora al giorno, il 25% un’ora e mezza, cena compresa. Molti hanno sostenuto, però, che il tempo è sempre poco. A casa   non si riesce a parlare: tutti hanno fretta.  Ci si confida, allora, con i coetanei (63%), con i nonni (30%) o con altri familiari o adulti (7%). Ai genitori si nascondono i brutti voti e le note degli insegnanti,gli atti di bullismo subiti o inflitti, le piccole trasgressioni,i primi affetti. Ad essere,quindi, in crisi non sono soltanto i ragazzi ma la famiglia e i rapporti in famiglia. Per alcuni ragazzi la solitudine diventa insopportabile quando al silenzio in famiglia si aggiunge l’abbandono degli amici. E’ qui che per alcuni scattano tristezza, malinconia,chiusura. Altri, più deboli, assumono atteggiamenti aggressivi e seguono modelli di comportamento sbagliati.

Il disagio maggiore si vive quando i genitori si separano(70% degli intervistati),che i figli cercano di superarecon il sostegno degli amici (45%) o dei nonni (30%). Altri ragazzi hanno bisogno di un aiuto esterno. Piano piano la vita torna serena o in una specie di normalità, soprattutto se i genitori non litigano più e riescono a parlare con tranquillità, senza usare i figli come intermediari.

Un’altra causa di disagio, che coinvolge specialmente le ragazze, è l’aspetto fisico (20%).CI SI SENTE sempre troppo brutte e grasse e ci si chiude in se stesse. Per questo motivo il 58% delle intervistate, nell’ultimo anno, ha cercato di imporsi diete che, nella maggioranza dei casi, non hanno dato i risultati sperati.È difficile confessare la propria inadeguatezza: solo il 15% si è confidata con i genitori, molti dei quali hanno compreso il problema e prenotato una visita da un dietologo. Un numero consistente di ragazzi e ragazze ha ammesso di aver rischiato la spirale dell’anoressia. Questo hanno dichiarato i nostri intervistati e noi con loro vogliamo aggiungere che le difficoltà fanno soffrire ma anche crescere e maturare.

LA NOSTRA INCHIESTA Solitudine: è lei la grande imputata –

Fonte :http://www.quotidiano.net/campionatogiornalismo_giorno/pdf/27032007-g-leg-12.pdf