La paura della solitudine

Betty Balzano

Cause della paura della solitudine

Il dolore che causa il senso di solitudine è strettamente connesso e richiama soprattutto i vissuti di pericolo, ansia e agitazione del passato e dell’infanzia nei quali si è sofferto a causa della mancanza della presenza dei genitori, o di qualcuno che calmasse l’angoscia e l’ansia.

Quando non si è stati calmati, rassicurati e tranquillizzati in momenti nei quali si aveva un grande bisogno; questi vissuti infantili causeranno dolore connesso alla solitudine in età adulta.
Avviene anche nelle migliori famiglie: un bambino che piange di notte e che per qualche motivo non viene calmato, può anche solo in mezz’ora sperimentare un senso di angoscia e di panico che si porterà con se in età adulta aumentando l’impatto negativo del senso di solitudine.

Tuttavia episodi singoli non determinano forti angosce da adulti, dipende sempre dalla frequenza e dall’intensità in cui si verificano queste situazioni.

Questi vissuti sono concause che determinano il senso di insicurezza, di pericolo e di vuoto che si sperimenterà poi a vari livelli in età adulta quando si è soli.

La solitudine non e’ solo quella fisica

La solitudine non è poi soltanto quella causata dall’essere soli fisicamente ma anche quella emotiva. Quante volte hai sentito persone dire che si sentivano sole anche in mezzo ad una folla di persone? Solitudine in questo caso significa non sentirsi capiti, compresi, accettati, approvati.

Esistono però anche dei benefici nello stare bene nella solitudine

Essere in grado e imparare a gestire la solitudine e a stare bene nella stessa (riuscendo a stare bene anche con gli altri) è una grande conquista. Significa che si è in grado di dare a se stessi un senso di sicurezza e di protezione. Significa che si hanno delle certezze interiori e una personalità che sa capire e valutare autonomamente.

La dipendenza affettiva, come paura della solitudine non fisica

La paura della solitudine è poi connessa alla dipendenza affettiva, ossia al bisogno di stare con una persona per coprire il proprio senso di vuoto e di paura che non si riesce a gestire. Questo porta a vivere rapporti fortemente condizionati dalla paura della perdita e dalla gelosia tossica. Rapporti che saranno infelici e che termineranno solitamente con risentimento e rabbia.

Ecco perché essere in grado di gestire la solitudine significa inoltre essere immuni dalla dipendenza affettiva che crea rapporti morbosi e basati, come detto, su paura e gelosia tossica. Significa non essere dipendenti emotivamente e poter così creare un rapporto con gli altri basato su sentimenti più sani, salutari e sinceri.

Cosa fare per superare la paura?.La paura della solitudine e il senso di dolore che si prova a causa della stessa è una delle sofferenze più temute.

Superare il dolore e la paura della solitudine richiede un percorso emotivo che non si resce a fare da soli.
La prima cosa è diventare consapevoli del disagio provocato dalla situazione che si sta vivendo, evitare di giudicare ed acquisire la motivazione di migliorare la propria qualità della vita con impegno e determinazione. E, soprattutto, è necessario accettare il fatto che anche le persone più forti  non possono fare tutto  da sole  perchè  l’inconscio ha un grande peso sui nostri comportamenti . E’  necessario confrontarsi e farsi aiutare da un professionista a riflettere e risolvere il disagio. Poi il resto verrà da sé, come dice il proverbio: “Chi cerca trova”.