Negarsi l’amore, come rifiutare il cibo. Smettere di crederci, come smettere di mangiare. Risparmiarsi nelle emozioni, come limitare al minimo le calorie. Non perdere mai il controllo del cuore, come, non distrarsi mai dal peso del proprio corpo. Un’economia degli affetti che, non a caso, alcuni chiamano anoressia sentimentale, mentre negli Stati Uniti questo è stato definito come “black hole”, per indicare quel buco nero che raggela la passione, il coinvolgimento, la potenzialità di un love-affair. E’ un fenomeno del nostro tempo e soprattutto femminile: donne che scelgono relazioni light (come i prodotti dietetici) ed incontri che nascono già all’insegna della scadenza (speed-date, blind-date, one-night-stand), da vivere senza mettersi in gioco. Sono donne ( ed a volte anche uomini) stanche di delusioni, addii, fallimenti oppure stanche di aspettare un amore vero che non arriva mai. E allora, meglio non lasciarsi andare, frenare e “usare la testa” che tiene in ostaggio il cuore.
“SONO CUORI IN INVERNO SPESSO MASCHERATI DALLA NORMALITA’”
Cosa fa scattare l’anoressia sentimentale? Cosa nasconde? Quali sono i tratti comuni di chi ne soffre?
Risponde Anna Salvo, psicoanalista, autrice di “Arcipelago anoressia” (La Tartaruga).
“A volte è una reazione, un meccanismo difensivo in seguito a una ferita molto dolorosa. Altre, invece, è un tratto che si ripete in tutte le relazioni. In questo caso si tratta di qualcosa di più profondo, un nodo affettivo che risale spesso all’infanzia. Purtroppo, sono sempre più numerose le persone che si avvicinano alla psicoanalisi proprio a fronte di difficoltà e problemi in ambito amoroso. Una storia o più storie finite male e ci si chiede che cosa c’è che non va, che cosa ci può essere di sbagliato in noi.”
E’ una rinuncia che fa soffrire?
“Si, è un taglio dolorosissimo. Tuttavia, le tecniche di controllo, di risparmio di sé, di salda amministrazione delle proprie emozioni sono in questo momento sempre più diffuse”.
Perché le prime vittime sono le donne?
“Gli uomini, in qualche modo, hanno sempre razionalizzato e controllato l’amore. Noi no. E quindi un simile atteggiamento è inedito e sconcertante”.
Chi sono le anoressiche sentimentali?
“Sono persone che si rifugiano dietro un muro di vetro, che non si lasciano “toccare” mai del tutto, che non riesci ad avvicinare più di tanto. Il tratto comune è l’algore, quel freddo che trasmette un cuore in inverno, spesso abilmente mascherato dalla normalità”.